Europa League - Lione out, sfuma la finale monocolor

Sorprese, tantissime sorprese in questa frizzante europa League. L'argomento che teneva banco era naturalmente la possibilità di vedere per la prima volta in questa competizione una finale monocolor, ossia con squadre di una sola lega. Alla fine i misti, però, sono costretti ad accontentarsi solamente di avere una squadra, ma attenzione: non è quella che tutti si sarebbero aspettati. L'armata Lione di Manta Massimiliano, infatti, a sorpresa si scioglie di fronte al pubblico di casa e cade contro un concreto e spietato Botafogo di Giannelli Francesco, che così al debutto in europa conquista subito la sua prima finale europea salvando oltretutto la faccia anche alla sua lega di appartenenza, la Beast League, che dopo quest'anno rischiava di non avere neanche una squadra a giocarsi i trofei. A contendersi il titolo con il Botafogo sarà allora il Team Conan di Foggia Umile, che tiene a bada i Los Angeles Galaxy di Levantini Enrico e, in virtù della vittoria all'andata, si regala la storica possibilità di portare il primo trofeo ai misti.

 TEAM CONAN - LOS ANGELES GALAXY
1 - 1 (67 - 67.5)
(and- 1 - 0)
Si ferma ad un passo dalla finale il sogno di Enrico di vincere il suo primo titolo europeo. Zero gol in due sfide, d'altronde, non può che portare all'eliminazione. Dalle goleade dei quarti, quindi, si è passati alla paura ed alla tensione nelle semifinali, segno che l'avvicinarsi dell'obiettivo può giocare brutti scherzi, soprattutto a chi in Europa non ha mai vinto. Passa il Team Conan con il minimo sforzo e, ne siamo sicuri, ha una grandissima voglia di scolpire il suo nome nell'albo d'oro.

LIONE - BOTAFOGO
0 - 1 (65.5 - 71)
(and. 2 - 2)
L'orgoglio della Beast League elimina l'asso nella manica dei misti. Il Botafogo è debuttante, ma per favore non chiamatela sorpresa: essere primi in un campionato difficile come quello di San Gimignano è sintomo di grande forza, preparazione e maturità. E così è a sorpresa il Lione ad abbandonare i sogni di vittoria; e forse ciò dipende paradossalmente dal grandissimo vantaggio presente nella lega interna, che ha stemperato e abbassato la pressione sulle gambe dei giocatori del Lione. Ma una giornata storta capita a chiunque; il problema è che in Europa nessuno può permettersele.