giovedì 27 aprile 2017

Ritorno Semifinali - Alla ricerca di miracoli

Un anno di sacrifici, duro lavoro, speranze, gioie e sofferenze. Tutto, per arrivare fino a qui. Ci troviamo davanti l'uscio della porta del paradiso; la finalissima è lì, ad un passo; ma per entrare nell'Olimpo del fantacalcio, ci manca ancora un ultimo, incredibile, sforzo. Abbiamo scalato una montagna, è vero, ma ancora non basta; non è sufficiente. Per arrivare a giocarsi una finale FFE ci vuole di più. Questo "di più" è quello che in molti potrebbero definire un miracolo. La mano invisibile del nostro destino ci ha guidati fino a qui, ma ora dobbiamo sperare davvero in qualcosa in più. Per giungere lì dove solamente i migliori arrivano forse non basteranno le sole nostre forze: ci vorrà fortuna, ci vorrà un miracolo. Orgolgiosi di quello che avete fatto, da domani si scende in campo per partecipare all'emozione piuù grande che vi sia: una finale Europea! In bocca al lupo ragazzi!


---CHAMPION'S LEAGUE---


BANDA BALDINI - WEST HAM
(and. 2 - 2)
Negli occhi, in questi momenti, ci passa davanti un'intera carriera. Sia Simone Occhini che Daniele Baldini hanno alle loro spalle una carriera ventennale di fantacalcio; una carriera ricca di gioia, soddisfazioni e trofei. Ma l'obiettivo per cui scenderanno in campo, uno opposto all'altro, in questo weekend è un punto mai raggiunto in tutta la loro vita fantacalcistica. In palio c'è una finalissima di Champions, un'occasione che capita (se capita) forse una volta nella carriera di un fantallenatore. Simone sono quattro anni che con il suo West Ham tenta di ottenere un acuto europeo; la Banda Baldini di Daniele (fatta eccezione per la sfortunata partecipazione in Europa League sotto il nome di Tenerife) è invece al primo vero assalto: chi riuscirà nell'obiettivo? Davvero difficile dirlo. La Banda Baldini, dopo aver fatto fuori la potenza Cosenza, si è trasformata da cenerentola in spauracchio e il pareggio esterno ottenuto all'andata è indice di grande maturità e consapevolezza; il West Ham, però, si trova probabilmente all'apice del suo ciclo e questa è l'occasione che non può davvero più fallire.

JIANGSU SUNING - EMPOLI
(and. 2 - 3)
E' elettrizzante e angosciante, forse anche di più, l'attesa per la seconda delle semifinali di Champions, quella del derby misto tra Jiangsu Suning ed Empoli. All'andata il vicecampione Luigi Caporiccio ha sorpreso tutti con una vittoria che ha ribaltato ogni tipo di pronostico; da allora, però, sembra passata un'eternità. Dal dolce e frizzante clima della toscana ci siamo trasferiti ora nella lontana, sterminata e immensa Cina; e tutto sembra sembra essere cambiato. Lo Jiangsu Suning di Marco Popolla è una potenza in ascesa del fantacalcio mondiale, e la dirigenza della società non è disposta ad accettare un fallimento europeo; e la squadra, costruita e pensata per dominare i palcoscenici mondiali, ha già preparato una partita d'attacco all'assalto della porta empolese. Qui, i bookmakers danno per certa la rimonta e il fattore ambientale rischia davvero di costare caro ai toscani. Luigi, però, non è tipo da farsi intimidire, ed è prontissimo a giocarsi al meglio tutte le proprie carte. Insomma, si preannuncia una gara tiratissima, incerta fino alla fine e ricca di spettacolo. Che vinca il migliore!


---EUROPA LEAGUE---


GLASGOW RASKERS - ZENIT S. PIETROBURGO
(and. 1 - 1)
Qui, invece... no, non si prevede una partita da fanta-Champagne. Per questa sfida all'ultimo sangue tra Glasgow e Raskers riponete il caviale ed il tartufo, non è il caso. Francesco Raschetti e Federico Rosi non sono fantallenatori che vanno molto per il sottile, ed alle giocate di fino, alle prodezze balistiche ed alla fantasia rispondono con la durezza di un gioco maschio, cattivo e tanto, tanto concreto. Si baderà al sodo in questa semifinale, come in tutte le partite che li hanno contraddistinti. Del resto, il Glasgow Raskers di Francesco e lo Zenit S. Pietroburgo di Federico sono arrivati sin qui (e chi lo avrebbe mai detto!) giocando proprio così, alla loro maniera: non c'è motivo di cambiare. Due carri armati che si sbarrano reciprocamente la strada che porta alla finale: la vediamo così questa partitona. La spunterà chi avrà più fiato nei polmoni, chi avrà più coraggio. Il favorito ci sembra di poter dire che sia il Glasgow di Francesco (se non altro per il fattore campo e la sua solidissima difesa), ma i pacianesi dello Zenit sono una squadra che non molla davvero mai e sbatterli fuori sarà davvero un'impresa. Per questa sfida, che puzza di rigori, non servirà mettersi l'abito migliore: piuttosto mettiamoci comodi, che si prevede una vera e propria estenuante maratona. Vincerà chi resisterà.

PALERMO - VENGABOYS
(and. 2 - 1)
L'occasione è troppo ghiotta per mancarla. Se abbiamo imparato qualcosa da Luca Del Monte e dal suo Palermo in questi otto anni d'Europa.. è che partite di questo genere non se le lascerebbe scappare per nulla al mondo. Il fuoriclasse ceccanese, alla sua settima (!!) semifinale europea, è prontissimo a scrivere nuovamente la storia. Ad apporsi tra lui e la sua quarta finale europea (la prima in Europa League) resta ormai solamente il Vengaboys l'ambiziosa squadra romana guidata dall'eroe del Camp Nou Raffaele Salvini, l'uomo dell'indimenticabile 7 a 2. Le possibilità di passare il turno del romano, tuttavia, si sono notevolmente affievolite a causa della sconfitta, tra le propria mura amiche, dell'andata; il che significa essere costretti a fare l'impresa in uno degli stadi-monumento della FFE, lo storico fortino del Palermo. "La Favorita", qui, non può che essere che lui, il Palermo. Luca scenderà in campo per fare nuovamente la storia; Raffaello per cambiarla. In bocca al lupo ragazzi!

venerdì 21 aprile 2017

Europa League - Palermo, una zampata da iena

Nonostante la zona retrocessione, nonostante il solito tram tram di allenatori, nonostante una tifoseria ormai esausta, nonostante una società allo sbando e il quantomeno curioso cambio di proprietà con il passaggio dal vulcanico Zamparini alla ex iena Paul Baccaglini... c'è un Palermo che vince. Si tratta, naturalmente, del Palermo di Luca Del Monte, il manager più vincente (statistiche alla mano, se parliamo di partite vinte) in FFE. Il glorioso e mai sazio Palermo di Luca Del Monte è infatti intenzionato più che mai a portare al successo questa sua prima e inedita avventura in Europa League; una competizione che finora non ha mai potuto disputare vista la costante presenza in Champions League. Quest'anno, a causa un preliminare andato storto, lo abbiamo visto invece cimentarsi in questa competizione a lui sconosciuta; ci ha messo un pò ad ambientarsi, ma ora sta davvero confermando tutti i pronostici. Ed ora, con almeno mezzo piede già in finale, non ci sono davvero più dubbi su chi sia la squadra da battere. Ma andiamo ad analizzare quindi nel dettaglio queste tiratissime gare di andata delle semifinali!

ZENIT S. PIETROBURGO - GLASGOW RASKERS
1 - 1 (70 -68)
Se avessimo potuto scommettere su un risultato, ci avremmo preso. Tra Zenit e Glasgow non avevamo dubbi che a regnare sarebbe stato l'equilibrio; e del resto, se per lo Zenit si tratta del quarto 1 a 1 consecutivo non pensiamo sia solamente un caso. Sia Federico Rosi che Francesco Raschetti sono due manager molto oculati, furbi e soprattutto pazienti. Sapevano benissimo che non era certamente questa gara di andata che avrebbe deciso il loro destino, bensì la gara di ritorno come nei quarti di finale, dove entrambi sono riusciti a prevalere ai rigori. E allora, questi primi novanta minuti sono stati soprattutto un'occasione per studiarsi, per capire i rispettivi punti deboli e preparare una strategia in vista del match di ritorno, che si preannuncia ad altissima tensione. In ballo c'è il raggiungimento della prima finale europea e lì non ci sarà davvero più tempo e modo per nascondersi.

VENGABOYS - PALERMO
1 - 2 (71 - 73)
Un vero colpaccio. La sfida tra il Vengaboys ed il Palermo, visto il grandissimo equilibrio in campo, poteva essere risolto solamente da una giocata, da un episodio isolato, da un dettaglio. Del resto, la differenza tra le grandi squadre e tutte le altre è proprio la capacità di portare a casa questi match. Ed accade così che Luca Del Monte, impegnato nella delicatissima trasferta in casa del Vengaboys di un carichissimo Raffaele Salvini, tira fuori proprio allo scadere il classico coniglio dal cilindro che risolve in suo favore questo match che sembrava ormai destinato al pareggio; un 1 a 1 che, bisogna dire, sarebbe forse stato il risultato più giusto. Ma a questi livelli, lo sappiamo, è l'esperienza, l'abitudine a cimentarsi e ad affrontare queste sfide che molto spesso fa la differenza e il Palermo, che di esperienza e qualità ne ha da vendere è riuscito ad approfittarne. L'aver espugnato il campo dei rivali è un preziosissimo punto a favore della squadra di Luca, che se giocherà il ritorno come tutti conosciamo non avrà problemi ad ottenere la finale; occhio però alla reazione di Raffaello, capace ricordiamolo di strapazzare 7 a 2 i campioni in carica del Barcellopa, che arriverà a La Favorita con il sangue negli occhi. Alla prossima!

mercoledì 19 aprile 2017

Champion's League - E' dell'Empoli il derby.. Pasqual

Il derby di Pasqua... lo decide Pasqual. E' stato un sabato indimenticabile per l'Empoli calcio, che vince su entrambi i fronti i due difficilissimi derby che l'attendevano. In campionato, nel derby toscano con la Fiorentina fondamentale per la salvezza, e in Champion's League del nostro fantacalcio, contro i rivali e amici di Marco Popolla. La temutissima armata cinese, giunti in toscana pronti a dettar legge grazie anche al supporto di tantissimi fan giunti dalla vicina Prato, ottiene così un inaspettato ko dai vicecampioni d'Europa, che a questo punto iniziano davvero a sognare ad occhi aperti. Nell'altro match, pari e patta tra West Ham e Banda Baldini; Simone fallisce il tentativo di sfruttare il fattore campo ed ora, a questo punto, i romani avranno l'opportunità di giocarsi la gara della vita protetti dalle loro mura amiche. Ma analizziamo nel dettaglio queste bellissime gara d'andata.

WEST HAM - BANDA BALDINI
2 - 2 (76 - 72.5)
Il piano era semplice e chiaro: vincere in casa per poi scendere a Roma e controllare l'indirizzo di questa sfida. Ma il West Ham di Simone Occhini, nella sua gara casalinga più importante di tutta la sua carriera, si ferma a due punti dall'obiettivo. In una gara equilibrata, avvincente e ben giocata da entrambe le parti, alla fine chi sorride davvero è la Banda Baldini di Daniele. Per nulla intimorita dall'importanza dell'evento, la rappresentante dell'ABDC scende in campo con una maturità ed una consapevolezza dei propri mezzi tipica delle grandi. E' la Banda Baldini che da sempre ammiriamo in campionato e che finalmente è in grado di affermarsi anche in Europa. Questo pareggio, che di fatto non cambia nulla a livello di risultato, cambia invece tutto a livello psicologico; Daniele ha risposto colpo su colpo ai tentativi del West Ham di imporsi, ed ora tra quindici giorni saranno loro a tentare di farlo incitati da una piazza, caldissima, che ci crede sempre di più. Per il West Ham uscire vincitori in quella vera e propria bolgia, sarà la prova più difficile di sempre.

EMPOLI - JIANGSU SUNING
3 - 2 (79 - 72)
Esperienza, palmares e capacità strategica battono, ancora una volta, i pronostici. Sia ben chiaro, il doppio confronto non è certamente concluso e deve ancora vivere della sua pagina più importante, la gara di ritorno; e non vogliamo qui tirare di nuovo fuori il classico richiamo alla sfida tra Davide e Golia. Semplicemente, perché l'Empoli non è un Davide qualsiasi. L'Empoli di Luigi Caporiccio è anch'esso un gigante, un vincente, un predestinato. Stiamo parlando dei vicecampioni d'Europa e della squadra probabilmente più forte dell'ultimo triennio visto che prima di raggiungere una finale di Champions e questa semifinale due anni fa aveva anche vinto l'Europa League. Tuttavia, l'Empoli di quest'anno doveva essere solamente la brutta copia di quella squadra meravigliosa ammirata fino a dodici mesi fa; doveva essere una squadra in procinto di chiudere un ciclo, una squadra ormai sazia e senza più la forza necessaria per contrastare i nuovi aspiranti dominatori della FFE. Niente di tutto questo. Dopo aver decretato la fine dell'era del Boca Juniors, l'Empoli non si è più fermato battendo sia vecchi monumenti del nostro fantacalcio (Qpr) sia giovani e ambiziosi compagini dalle belle speranze (F.C. Brambilla). Ma ora, dinanzi al rivale di sempre, al temutissimo e vulcanico Marco Popolla arrivato qui dopo tante stagioni di crescita e paziente lavoro.. sembrava davvero non ci fosse storia. Niente di più sbagliato. Luigi è abituato a riscrivere la storia in suo favore, ed anche questa volta è sulla buona strada. Per buona pace dei potentissimi e ricchissimi cinesi dello Jiangsu Suning, che dovranno fare la partita perfetta per evitare una una sconfitta non ammissibile.

domenica 16 aprile 2017

Tanti auguri per una serena e felice Pasqua!

In attesa di conoscere i risultati dei match che possono valere una stagione, ci prendiamo una piccola pausa ed approfittare di questa domenica di festa per rendere come ogni anno i più sinceri e graditi auguri. Il sottoscritto Alessandro e tutti i presidenti di lega desiderano infatti augurare a tutti i partecipanti delle nostre otto leghe di trascorrere una serena e felice Pasqua! A tutti voi, immersi tra timballi, cannelloni, polli, abbacchi, patate e tanti, tanti dolci...Buona Pasqua!

giovedì 13 aprile 2017

Andata Semifinali - Hic Sunt Leones

Ai tempi dell'Impero Romano c'era un confine considerato insuperabile; una barriera naturale che delimitava i possedimenti meridionali dell'impero e che era rappresentato dal deserto del Sahara; una terra arida, una immane e sterminata landa desolata non adatta ad ospitare l'uomo, di allora come di oggi, che la considerava come limite ultimo del mondo conosciuto. Una terra perciò quasi ultraterrena, abitata da animali temuti e rispettati considerati quasi delle divinità. "Hic Sunt Leones", recitava qualsiasi mappa dell'epoca nel raccontare quell'affascinante e perduta terra di nessuno. "Qui ci sono i leoni" è la traduzione. Un'avvertimento, per chiunque vi si volesse avventurare; quasi un mònito, a non disturbare madre natura ed a non provare a sfidare, e quindi oltraggiare e mancare di rispetto, agli dei. Bene ragazzi, siamo arrivati di fronte a quel confine. Match cruenti e lotte intestine all'interno delle nostre leghe, derby e scontri campali tra le migliori squadre europee, ci hanno consegnato le otto giganti del palcoscenico europeo. I più deboli e i non adatti sono stati costretti a soccombere, e solamente i giganti si sono spinti fino a questo punto. Ora siamo però di fronte alla sfida decisiva, quella più importante. Con tutta la forza, il coraggio e la determinazione rimasta, occorre restare in piedi, mettersi in cammino, sfidare il nostro destino e superare quel confine. Oltre questa sfida, anche se ancora non la vediamo, è lì, la finale, ad attenderci. In bocca al lupo ragazzi!


---CHAMPION'S LEAGUE---

WEST HAM - BANDA BALDINI
Vietato sbagliare. Non capita tutti i giorni di avere la possibilità di giocarsi una semifinale di Champions, e fallire a questo punto rischierebbe davvero di lasciare strascichi e ferite difficili da rimarginare. Lo sa bene Daniele Baldini, che si ritrova qui al debutto assoluto in Champions, ma lo sa ancora meglio Simone Occhini, che dopo quattro anni di amarezze ha la possibilità davvero di fare la storia, per sé e per la sua lega. La semifinale persa lo scorso anno in Europa League brucia ancora, ma non sarebbe nulla in confronto ad una eliminazione qui in Champions, nel momento più alto raggiunto dalla carriera europea di Simone. Dall'atra parte, ci sarà una Banda Baldini che, seppur partendo da non favorita, rappresenta un avversario davvero temibile, e non solo per il prestigioso scalpo del Cosenza che si porta dietro: si tratta di una società davvero ambiziosa, pronta a tutto e, soprattutto con molte meno pressioni rispetto allo sfarzoso West Ham giunto, probabilmente, nel massimo momento di maturità dell'attuale ciclo. Sarà una sfida anche tra due generazioni, tra un presidente che inizia a rappresentare l'alta classe e la nobiltà (seppur senza titolo) della FFE e il giovane Daniele che, nel suo ballo da debuttanti, rischia di prendersi già tutta la scena.

EMPOLI - JIANGSU SUNING
Di nuovo di fronte. Esattamente un anno fa, erano i quarti di finale, Luigi e Marco si trovavano di fronte in uno dei derby sentiti del Fanta Gruppo Misto. Un derby nel derby, perché i due oltre ad essere avversari nella lega più multietnica ed eterogenea d'Italia, sono anche concittadini di Fondi, una delle tre città simbolo (insieme a Lecce e Cosenza) di questa lega che ad oggi è la migliore della FFE. Insomma, una partita sentitissima, una sfida senza precedenti a questi livelli. Di fronte si ritrovano l'Empoli vicecampione d'Europa e la squadra estromessa dodici mesi fa, il Jiangsu Suning (allora River Plate) che un anno dopo si ritrova qui con un anno di esperienza in più, con un'accresciuta consapevolezza dei propri mezzi e con una infinita voglia di ottenere la sua vendetta. Senza girarci troppo intorno, è proprio il Jiangsu Suning la favorita di questo doppio confronto; ma guai a sottovalutare la sagacia dell'Empoli e la sua incredibile capacità di riuscire sempre a cavarsela anche nelle situazioni più difficili. Prepariamo a goderci uno spettacolo più unico che raro.


 ---EUROPA LEAGUE---

ZENIT S. PIETROBURGO - GLASGOW RASKERS
Le squadre che nessuno avrebbe voluto prendere, una contro l'altra. Il programma di queste semifinali di Europa League si apre con la sfida che, alla vigilia, nessuno mai si sarebbe aspettato; un match tra due squadre che, partita dopo partita, sono cresciute e sono riuscite a superare tutti gli ostacoli davanti a loro con furbizia, intelligenza, senso del gol, un pò di fortuna e tanta, tanta determinazione. Zenit e Glasgow non sono due squadre che badano molto alla classe o alla qualità; per loro è fondamentale metterla dentro, possibilmente una in più degli avversari. E per raggiungere questo scopo, tutto è consentito, tutto è lecito. Sono squadre silenziose, che lavorano a testa bassa e che sembrano favorite da una mano invisibile che, soprattutto per i partecipanti più superstiziosi, mette più paura di qualsiasi avversario. Ma tra queste due squadre, che si affrontano per la prima volta e che sembrano effettivamente gemelle, una grandissima differenza c'è, ed è l'attenzione, spasmodica, che il Glasgow riesce ad avere alla fase difensiva. Fare gol agli scozzesi guidare da Francesco Raschetti appare una quasi impossibile, tant'é che il risultato a cui sembrano abbonati, da due anni a questa parte, è l'1 a 0. E' allora proprio questa prima sfida di andata, dove lo Zenit gioca in casa ed è chiamato per primo ad attaccare, a rappresentare probabilmente il momento decisivo di questa doppia sfida.

VENGABOYS - PALERMO
Verso la leggenda. I numeri di Luca Del Monte nella sua carriera europea sono davvero impressionanti. Con 48 vittorie, il Palermo è la squadra che ha ottenuto più vittorie nella storia della FFE; aveva sempre partecipato, fino a quest'anno, alle otto Champions finora disputate ed è l'unico ad oggi ad aver sempre raggiunto la fase finale a scontri diretti. Di fronte a questi numeri, il suo palmares, che pure vede brillare la Champions del 2010, quasi impallidisce. Calatosi suo malgrado nella realtà dell'Europa League, eccolo primeggiare anche in questa competizione. Sempre alla ricerca di nuovi record e continuamente in sfida con il suo alter ego ceccanese Massimiliano, Luca senza troppi giri di parole vuole vincere questa competizione ad ogni costo per rispondere allo storico bis in Champions di Max dello scorso anno e diventare il primo a centrare l'accoppiata Champions-EL nella storia; per poi cercare di conquistare la Supercoppa e raggiungere l'avversario in testa alla classifica dei trofei europei, con però tutti e tre i trofei FFE in bacheca. Ed è in questa mostruosa sfida, personalissima e tutta ceccanese, che si inserisce il Vengaboys di Raffaello Salvini. Ma l'ambiziosa squadra dell'ABDC, uscita vincitrice nel derbyssimo con i campioni in carica del Barcellopa (oltretutto con il record storico di gol in una partita, ben 7), ignora completamente questa faida e, sinceramente, non lo esalta affatto. Raffaello non vuole assistere alla storia; vuole farla. E la sfida contro il glorioso e rispettato Palermo è solamente l'ennesimo ostacolo che lo separa dalla vittoria. Insomma, sarà sfida vera. Tra due squadre che non si accontenteranno di aver fatto una bellissima figura. In bocca al lupo ragazzi!

lunedì 10 aprile 2017

Europa League - Zenit e Glasgow infallibili dal dischetto

Se la Champions League affascina, l'Europa League fa venire i brividi. Il ritorno dei quarti di finale, infatti, è un crogiolo di emozioni e di palpitanti attimi da non consigliare a chi è debole di cuore. Ben due dei quattro match sono infatti stati decisi ai calci di rigore, che hanno visto trionfare le squadre di casa, Zenit S. Pietroburgo e Glasgow Raskers, che si affronteranno in una attesissima semifinale tra vere outsider. Escono così di scena tra lacrime e disperazione il Mollo Team, e con esso la lega Faciolada, ed il quotatissino GG dieg. Fuori anche un vero pezzo di storia come il Flamengo ed i campioni in carica del Barcellopa, puniti rispettivamente dall'eterno Palermo di Luca e dai colleghi del Vengaboys, che fanno valere il pazzesco 7 a 2 conquistato al Camp Nou. Ma andiamo a vedere nel dettaglio cosa è successo!

ZENIT S. PIETROBURGO - MOLLO TEAM
1 - 1 (70.5-68) (5-4 dcr)
(and. 1 - 1)
Se credete nel destino, puntate su di lui. Federico Rosi non smette di stupire e, nonostante in campionato continui a stentate, in Europa continua a sognare. Passato per mezzo punto nella fase a gironi e ai quarti, lo Zenit non si smentisce e supera anche questo ennesimo ostacolo con le sue armi più micidiali: freddezza, lucidità e tanta, tanta fortuna (che non guasta mai). In questo equilibratissimo quarto di finale che avrebbe dovuto decretare la vera sorpresa di questa competizione, sono infatti i russi ad avere la meglio, sfiorando prima la vittoria nei minuti regolamentari e poi mostrandosi implacabile dal dischetto. Il Mollo Team di Luca Di Giambattista lotta strenuamente e accarezza davvero la tanto agognata semifinale, ma alla fine è costretto ad arrendersi: complimenti davvero a lui per non aver mantenuto fede al suo nome.

GLASGOW RASKERS - GG DIEG
1 - 0 (68-64) (5-2 dcr)
(and. 3 - 4)
Non sarà probabilmente da questi particolari che si giudica un calciatore, ma cavolo come brucia. Il presidente dell'ABDC Diego Nobile, favorito assoluto in questo sentitissimo derby romano, si scioglie proprio nel momento più importante, davanti a quel dannato dischetto. Per tre volte su cinque, il pallone non ha voluto saperne di entrare ed a trionfare è così il Glasgow Raskers di Francesco Raschetti, che completa così la rimonta perfetta. Arrivato al Celtic Park con in tasca un vantaggio fondamentale, il GG Dieg cade nella trappola preparato dagli scozzesi, che vincono con il più classico 1  a 0 e portano gli avversari alla lotteria dei rigori. Rigori, preparati minuziosamente, in cui i Raskers si sono fatti ammirare per concretezza e cinismo, le qualità migliori di Francesco.

VENGABOYS - BARCELLOPA
1 - 2 (68-74)
(and. 2 - 7)
Non sapremo mai se il testardo e indomabile Francesco Lopez ci credeva per davvero. Quel che era certo, è che dal di fuori era ormai davvero chiaro che fosse già finita. Il verdetto era già stato emesso nella gara d'andata e vedeva, come alla fine è stato, il Vengaboys di Raffaele Salvini già tra le top four. Ai campioni in carica del Barcellopa, allora, non restava che l'onere e il dovere di salvare la faccia, di riscattarsi e di cancellare quegli indegni novanta minuti che non lo rappresentano. E così è stato. Con il Vengaboys che si limita a controllare il match, a preparare la festa con i tifosi ed a non rischiare inutili infortuni in vista delle semifinali, il Barcellopa fa la partita e porta a casa vittoria e onore. Il prossimo anno, ne siamo sicuri, ci riproverà.

PALERMO - FLAMENGO
2 - 1 (76.5 - 70.5)
(and. 2 - 2)
L'ultimo match in programma era quello più atteso. Da questo doppio confronto infatti, comunque sarebbe andata, avremmo avuto l'eliminazione più fragorosa del weekend europeo. E così è accaduto, visto che viene estromesso un pezzo da novanta della nostra Europa come il Flamengo di Christian Crapa. Il maestro pacianese viene punito per l'occasione non sfruttata in casa; un errore che Luca Del Monte ed il suo Palermo non commette, ottenendo una meritata vittoria che lo lascia ancora in corsa per la storia e tiene in vita la storica lega ceccanese.

giovedì 6 aprile 2017

Champion's League - Quando la Banda passò..

Il gelo. Sorpresi e un pò esterrefatti, scende per un attimo il gelo in questa edizione della Champion's League. Il motivo è l'eliminazione di una delle squadre favorite per la vittoria finale, forse "la" favorita: il Cosenza di Umile Foggia. Ancora imbattuto e con un roster capace di incutere timore, lo squdrone del Fanta Gruppo Misto viene sorpreso in casa dalla rivelazione dell'anno, la Banda Baldini di Daniele. La squadra romana fa quindi il colpaccio ed entra nelle top four d'Europa: è la prima volta che accade ad una squadra dell'ABDC. Debutteranno nelle semifinali di Champions anche il West Ham di Simone Occhini e lo Jiangsu Suning di Marco Popolla, ma in questi casi vi arrivano rispettando il pronostico della vigilia. A completare il quadro delle magnifiche quattro, infine, la squadra più blasonata tra quelle ancora in corsa: i vicecampioni dell'Empoli di Luigi Caporiccio, che riempirà con l'esperienza e le sue grandissime doti manageriali il gap di cui probabilmente soffre a livello tecnico. Comunque andrà, sarà uno spettacolo!

A.S. JUVEFOREVER 2006 - WEST HAM
1 - 2 (70.5 - 76.5)
(and. 1 - 1)
A vincere è la "juve". No, non la squadra di Andrea Luchini, ma la "Juve" del Cucinino, la squadra favorita, quella che ci ha creduto di più, quella probabilmente più odiata, e quella, alla fin fine, più forte. Non c'è nulla da fare; almeno da quello che traspare dal di fuori di questa lega, Simone Occhini, probabilmente se non altro perché ricopre l'infausto ruolo di presidente (e lasciatemi passare il termine, perché in questo senso lo comprendo!), è il manager più odiato (sportivamente parlando) della lega. E come accade il più delle volte, a vincere è proprio il più odiato; la maggior parte delle volte, semplicemente, perché più forte. Grandissima la prova dei padroni di casa guidati da Andrea Luchini, che sperava di ripercorrere l'entusiasmante cavalcata del 2014 del Porto di Sauro Luchini, che arrivò persino a raggiungere la finale; ma nonostante tutto l'impegno, la dedizione e il cuore che ha messo in campo, non è bastato. Passa, seppur soffrendo e rischiando non poco, il West Ham. E probabilmente era scritto così. Sta a lui, a questo punto, prendere in mano le redini di questa lega (che chissà se lo guferà) e tentare di riuscire lì dove nessuno è mai riuscito: portare a Cortona il primo titolo europeo.

COSENZA - BANDA BALDINI
1 - 2 (68.5 - 72)
(and. 2 - 2)
Passa la Banda, ma al San Vito non c'è aria di festa. Al triplice fischio, tra i due comandanti non un cenno né una stretta di mano, presi come sono dai loro opposti stati d'animo. Felicità e gioia incontenibile per Daniele Baldini, che festeggia con la sua squadra ed i suoi numerosi supporters impazziti di gioia, consapevoli di aver scritto una indelebile pagina di storia; amarezza e tanta, tantissima delusione per Umile Foggia e uno stadio intero, costretto a fare i conti con l'ennesimo flop europeo. La rabbia dei cosentini va al di là del singolo doppio confronto e della rivalità con Daniele, che di fatto non può esistere visto che i due si affrontavano per la prima volta; semmai, è da ricercare in un destino a dir poco beffardo e crudele che si diverte ad interrompere per l'ennesima volta un sogno europeo che questa volta, forse come non mai, era davvero concreto e realizzabile. Passa il turno la squadra che più ci ha creduto e più lo ha meritato, se non altro perché nel fantacalcio, come nel calcio, conta principalmente segnarne uno in più degli avversari; ma per il Cosenza questa sconfitta sarà difficile da digerire soprattutto perché arriva proprio sul più bello, dopo essere stati ammaliati e ingolositi da una stagione che sembrava avergli strizzato l'occhio. E così, l'armata del Fanta Gruppo Misto che fa incetta di scudetti si mostra ancora una volta troppo fragile negli scontri diretti continentali; un mal d'europa comune a tantissime superpotenze del fantacalcio europeo. In semifinale ci andrà invece la vera sorpresa di questa Champion's League, questa Banda Baldini orgoglio di una lega intera e che, a questo punto, non si pone più limiti e, senza più nulla da perdere, rappresenterà una vera mina vagante per chiunque.

F.C. BRAMBILLA - EMPOLI
4 - 3 (87.5 - 78.5)
(and. 1 - 5)
Orgoglio meneghino. Dopo la sonora batosta patita in terra toscana, i milanesi dell'F.C. Brambilla erano chiamati ad una prova d'orgoglio. Lo dovevano ai loro tifosi e ad una lega intera, la Fantabacchi, che al debutto nelle coppe europee si congeda forse troppo prematuramente, ma con grandissima dignità. E se questo era l'obiettivo, per questa gara di ritorno, dobbiamo dire che Giulio Brambilla lo ha raggiunto in pieno, andando a vincere una gara ballissima, appassionante e soprattutto divertente; di quelle che si vedono spesso quando si gioca senza troppe pressioni o ansie da risultato. D'Altro canto, l'Empoli di Luigi Caporiccio gioca la gara in assoluto controllo, segna i gol necessari a non compromettere la qualificazione e lascia spazio al libero sfogo degli avversari, che con merito e grande spirito di sacrificio si riscattano da un risultato troppo brutto per essere vero. Finisce così: con l'Empoli che incassa la qualificazione e torna negli spogliatoi già pensando alla durissima semifinale che l'attende, e l'F.C. Brambilla che saluta i tanti sostenitori giunti a tributare il ringraziamento ad una squadra che ha dato tutto e dà appuntamento alla prossima stagione, dove forte della maggiore esperienza europea questa squadra potrà davvero recitare il ruolo da protagonista.

JIANGSU SUNING - S.S. CHIARA
3 - 1 (81 - 69.5)
(and. 5 - 4)
Se questo era un test decisivo per toccare con mano le proprie potenzialità... bè, dobbiamo davvero dire che Marco Popolla adesso fa realmente paura. Eliminato, come abbiamo visto, il Cosenza, è a questo punto lo squadrone cinese dello Jiangsu Suning a recitare il ruolo di strafavorita alla vittoria finale, senza se e senza ma. Il modo con cui, a conti fatti, si è sbarazzato di un avversario temibilissimo quale l'S.S. Chiara di Paolo Cesarini è infatti fin troppo chiarificatore delle potenzialità e delle ambizioni del manager pontino originario di Fondi, che dopo tante stagioni di crescita è forse arrivato nel momento di massima maturità e consapevolezza dei propri mezzi. Forte del 5 a 4 dell'andata, lo Jiangsu Suning ha giocato d'astuzia, aspettando gli avversari e tramortendo ripetutamente in contropiede con colpi degni del miglior matador che, alla fine, hanno sfiancato anche un toro purosangue come Paolo. Un grande plauso va fatto ad una squadra come l'S.S. Chiara che ha condotto una campagna europea di grandissima qualità; ma in semifinale passa un vero fenomeno. Complimenti a tutti!