mercoledì 25 febbraio 2015

Europa League - Il Flamengo guida il club del Joga Bonito!

La vera Champions? A vederla bene,è questa. La spesso tanto bistrattata Europa League si dimostra essere, in questa andata dei quarti, una competizione forse anche più interessante e divertente della stessa Champions. Se nella coppa regina si sono infatti messi a segno la miseria di sei gol, qui arrivano addirittura diciotto gol, sintomo che il livello della competizione è davvero altissima e di primo ordine. Qui non si ha paura, qui si gioca con il sorriso sulla bocca e con l'unico obiettivo di vincere e divertire. Qui, prim che a non prenderle, si pensa a darle. Finalmente!

EMPOLI - SAN LORENZO
3 - 2 (82.5 - 73.5)
Il match più equilibrato di questo turno di andata di quarti di finale è quello disputato tra l'Empoli di Luigi Caporiccio e il San Lorenzo di Marco Arlesi. Un solo gol di scarto, infatti, permette anche a chi è uscito sconfitto da questo avvincente match di poter sperare in un recupero, soprattutto potendo contare sul fattore campo. A farla da padrona in questo match, tuttavia, è stato l'Empoli, cha ha strameritato il successo dominando l'avversario, a cui va dato il merito di aver limitato i danni. Per la capolista del FGM davvero un risultato importantissimo che permette di inseguire il sogno di iniziare a fare la voce grossa, finalmente, anche in Europa. Prima, tuttavia, ci sarà da affrontare una gara delicatissima; Marco si sta già preparando per l'impresa.

INTERNACIONAL PORTO ALEGRE - LECCE
3 - 0 (80.5 - 64)
Una vera lezione di fantacalcio. In Europa, Fabrizio Marzolla e la sua Internacional sono un'istituzione, e l'ennesima conferma arriva da questo attesissimo derby in casa dei misti. Il match, ennesima rappresentazione del Davide contro Golia, ha visto stravincere il gigante di turno, che vuole portarsi a casa questa Europa League completando così una bacheca già arricchita dalla Champions e da una Supercoppa Europea. Per il volenteroso Lecce di Simone Cosma, purtroppo, non c'è stata davvero partita: travolta subito dalla voglia di vincere e dalla determinazione degli avversari, non ha avuto la forza di reagire. E il ritorno, a questo punto, diventa una formalità per Fabrizio e l'occasione di salvare l'orgoglio per Simone.

BORUSSIA DORTMUND - FLAMENGO
3 - 5 (80.5 - 91)
E' sceso in campo con l'atteggiamento voluto dal suo manager Paolo Cesarini il Borussia Dortmund; ha segnato, fatto vedere tutto quanto di buono dimostrato e ottenuto un grandissimo punteggio. Tuttavia, a quanto pare, non è bastato. Troppo forte il Flamengo, troppo grande la voglia di vincere di Christian Crapa che, dopo essersi fermato a cinque vittorie consecutive nella fase a gironi, ha intenzione di continuare a dare spettacolo nel suo, a quanto pare inarrestabile, piano. Alla fine della partita, Paolo non credeva ai suoi: 3 a 5! Davvero un peccato che, a questo punto, una squadra di queste debba lasciare la competizione; e purtroppo per Paolo sembra proprio che, con il match di ritorno da giocare in casa del Flamengo, sarà lui a salutare tutti.

COLO COLO - BOCA JUNIORS
0 - 2 (61.5 - 77)
Il "clasico" tra Colo Colo e Boca Juniors, alla fine, ha visto vincere la squadra più in forma. Troppo fragile, come già appurato nella fase a gironi, il Colo Colo di Filippo Armellini, che è solamente lontano parente di quello che fino ad un paio di anni fa faceva tremare mezza federazione. Neanche questo Boca Juniors di Massimiliano sembra essere quello dei tempi migliori; tuttavia, proprio come allora, lo contraddistinguono un'insaziabile fame di vittoria, una robustezza della propria squadra e un'innata capacità di approfittare di ogni errore altrui. Per la squadra pacianese, ora, la missione di impossibile di andarci a provare, la nella tana del Boca, nella Bombonera. Alla prossima! 

Champion's League - Match tirati, lo United si spezza

Come era normale attendersi, a vincere è soprattutto la tensione e la paura. Dopo mesi di stop, tornare a calcare i campi d'Europa non è propriamente semplice; occorre ritrovare il feeling e tornare ad abituarsi a lunghe trasferte o ad avere di fronte un avversario che si conosce poco o nulla. Come se non bastasse, c'è la consapevolezza che ora non si scherza più; o si è dentro, o si è fuori. Il risultato, allora, è che ci ritroviamo a commentare partite con pochi gol, tanto nervosismo e la paura a farla da padrona. Con una sola eccezione. Si, perchè il derby inglese tra Manchester Utd e Bournemouth ha visto, al contrario, una squadra giocare divertendosi e dando finalmente spettacolo. E non è quella che, forse, ci aspettavamo.

MANCHESTER UTD - BOURNEMOUTH
1- 3 (68.5 - 82.5)
La rivelazione di questa andata dei quarti di finale è il Bournemouth di Emiliano Rossi, che da debuttante in una fase finale di Champions League fa subito il botto vincendo, in trasferta, per 3 a 1. Completamente sorpresi dall'atteggiamento di questa irriverente "perfetta sconosciuta", i fratelli Mandorlo, Stefano ed Emanuele, si ritrovano storditi e spiazzati. Il loro approccio al match, molto prudente e composto, non riesce infatti ad essere efficace nei confronti di una squadra che senza pensieri né patemi, gioca per divertirsi e divertire. E così, a fare da contrappeso ad una squadra che si candida prepotentemente ad un ruolo da protagonista di questa Champion's, c'è ne è un'altra sull'orlo dell'eliminazione.

GENOA - PALERMO
1 - 0 (71.5 - 65.5)
Non ha certamente timori reverenziali Riccardo Carbone, che di fronte al mito del Palermo e di Luca Del Monte abbassano la testa e lavorano duro. Questo Genoa più, operaio che primadonna, è comunque più che sufficiente per regolare uno spento Palermo, che si arrende all'1 a 0 nonostante abbia provato più volte a pareggiarla questa partita. Le recriminazioni del Palermo, però, vanno affiancate a quel pizzico di rimpianto che ha il Genoa per aver mancato di un soffio il raddoppio. E allora, è stato giusto così. Al ritorno, in casa del Palermo, ci aspetta una vera battaglia; con il Genoa che vuole raggiungere per il secondo anno consecutivo le semifinali e Luca che vuole essere il primo nella storia a vincere la seconda Champions.

JUVENTUS - ORIENTE PETROLERO
0 - 1 (65.5 - 70.5)
Se vi aspettavate la goleada siete stati smentiti; tuttavia, ha vinto la squadra che tutti i pronostici davano per vincenti: l'Oriente Petrolero. Giordano Ceccantini riesce così a centrare il suo primo obiettivo di questa attesissima fase finale di Champions, riuscendo ad ottenere un successo esterno che mette una certa serenità e tranquillità in vista del ritorno. Il discorso qualificazione, infatti, si è sensibilimente indirizzato verso la squadra Pacianese, ma non possiamo far notare che la Juventus di Andrea Luchini è una squadra capace di lottare e di dire la propria. Il risultato è giusto, ma anche un pareggio ci sarebbe stato ed è solamente quel pizzico di esperienza e cattiveria che ha fatto la differenza. Cattiveria, agonistica, che certamente non mancherà ad Andrea in vista del ritorno; guai quindi a sottovalutare questa Juventus.

ATHLETIC BILBAO - ZENIT S. PIETROBURGO
0 - 0 (64.5 - 62)
Tra tutte le sfide, questo derby pacianese è quello a deludere maggiormente le attese. Sia l'Athletic Bilbao, deciso a dimenticare quel Mondiale che ancora brucia, che lo Zenit S. Pietroburgo non attraversano uno splendido periodo di forma; e questo si sapeva. Si sperava, però, che entrambe le squadre fossero decise e determinate nel buttare in campo tutto quello che avessero. L'unica cosa che scende in campo, però, è la paura di perdere e la voglia di tentennare e rinviare tutto alla gara, questa volta si decisiva, del ritorno. L'Athletic Bilbao di Roberto Parrini è in vantaggio, vero; ma tenendo conto del fattore campo che spetterà allo Zenit di Federico Rosi, possiamo vedere che la situazione, davvero, è equilibratissima.

lunedì 16 febbraio 2015

Andata Quarti - Via la maschera!

Dopo la lunga pausa invernale, intramezzata dalle vacanze natalizie, si riaccendono finalmente le luci sui prestigiosi campi europei. Archiviato l'appassionante Mondiale per Club disputatosi a gennaio che è stato purtroppo abbastanza amaro per i nostri colori (ma all'Athletic Bilbao di Roberto Parrini, che ha comunque raccolto il terzo posto, vanno solamente fatti i nostri complimenti), è infatti tempo di tornare a pensare alla nostra amata Federazione. Nel prossimo weekend, infatti, vedrà il via la seconda fase della stagione, la più importante, avvincente e affascinante: quella a scontri diretti. Sedici squadre, otto in Champion's League, otto in Europa League, pronte a tutto pur di vincere i titoli messi in palio in questa settima edizione. La prima scadenza è previta per le ore 24:00 di Giovedì 19 Febbraio (la mezzanotte tra giovedì e venerdì, quindi), per la consegna delle nuove Liste Uefa; da venerdì sera, poi, il via ai quarti di finale. Da ora in avanti non ci sarà più spazio per ragionamenti e calcoli: conterà solamente vincere. Analizziamo ora, sfida per sfida, il programma di questo turno!


---CHAMPION'S LEAGUE---

BOURNEMOUTH - MANCHESTER UTD
Comunque andrà, sarà una prima volta. Né Emiliano Rossi, presidente del sorprendente Bournemouth, né il binomio dei deu fratelli Mandorlo, Emanuele e Stefano, ha mai raggiunto i quarti di finale di Champion's. Oltretutto, per Emiliano è la prima volta in assoluto che si affaccia nei quarti di finale, mentre per il Manchester Utd ancora brucia l'eliminazione dello scorso anno, da debuttante in europa, patita proprio a questo punto del torneo. Insomma, è la classifica sfida tra le due squadre che si candidano al ruolo di sorpresa, e in questi casi non può che prevalere l'incertezza riguardo al pronostico. La ragione direbbe Manchester (essendo una vera e propria istituzione nella loro lega di appartenenza, dove sono oltretutto primi), ma attenzione al Bournemouth che in autunno ha sorpreso tutti per bel gioco e capacità realizzativa: sfida inedita dal divertimento assicurato!

PALERMO - GENOA
Chissà se il Riccardo Carbone, presidente del Genoa, sta ancora rimpiangendo l'approccio soft avuto nell'ultima decisiva gara della fase a gironi, quando venne sconfitto e sorpassato in seconda posizione; questa leggerezza, infatti, gli ha costato un incrocio a dir poco proibitivo proprio contro l'ultimo avversario che probabilmente avrebbe voluto ritrovarsi contro: l'eterno Palermo di Del Monte Luca. Unica squadra ad aver sempre raggiunto la fase finale della Champions (7 su 7!), e campione nel 2010, Luca arriva a questi quarti di finale in una forma smagliante visto il grandioso periodo che sta attraversando in campionato. Insomma, una gara tutta in salita per il Genoa, che però appare intenzionato a fare davvero sul serio in questa stagione: dopo la semifinale dello scorso anno, quest'anno l'obiettivo è di fare anche meglio, per portare in alto il nome del FGM di cui è rimasto l'unico rappresentante. Luca permettendo, si capisce. Sulla carta, il vero bigmatch di questi quarti! 

ORIENTE PETROLERO - JUVENTUS
Vuole il triplete, Giordano. Lui, probabilmente l'uomo più atteso di tutti, risponde al nome di Giordano Ceccantini. La sua Oriente Petrolero è la squadra che si è guadagnata sul campo il titolo di favorita numero uno di questa edizione della Champions, vincendo prima l'Europa League, e poi prendendo a schiaffi i campioni d'europa in carica dell'Athletic Bilbao sia in Supercoppa che nel girone. Insomma, per la Juventus del buono e volenteroso Andrea Luchini, che ha acciuffato una qualificazione storica col rotto della cuffia, il destino sembra essere già segnato. Occhio però a non dare nulla per scontato: le notizie che arrivano dall'Umbria parlano di un Oriente Petrolero stanco, e non dobbiamo dimenticare che questa Juventus a giocare non avendo nulla da perdere ci riesce davvero bene (chiedere a West Ham e Colo Colo...). Il più classico del Davide contro Golia.

ZENIT S. PIETROBURGO - ATHLETIC BILBAO
Obiettivo numero 1, dimenticare il Mondiale per Club. Tornare a casa con un terzo posto non rappresenta certamente una consolazione, come ha dichiarato lo stesso Roberto; e allora, meglio dimenticarsi quello che è stato per concentrarsi solamente sul futuro, sulla Champion's, con l'obiettivo che non può essere altro che la vittoria. Sarebbe la prima volta che una squadra vince per la seconda volta la Champions, oltretutto di seguito. E se l'impresa appare impossibile o quasi, c'è la consapevolezza che i mezzi, le capacità, la fantasia e il talento ci sono tutte per provarci. Magari per tornarsi a giocare quello stesso Mondiale per Club da vendicare. Questo nuovo cammino irto di ostacoli che si pone davanti a Roberto vede come primo scoglio da superare lo Zenit San Pietroburgo di Federico Rosi. Un suo compagno di lega, un avversario che conosce benissimo, ma che ha anche imparato a conoscere quale vero animale da competizione nelle coppe, essendo capace negli scontri diretti di tirare fuori il meglio di sé. La curiosità di questa sfida, poi, è che questo derby pacianese (la lega più rappresentata in Champions con ben tre squadre) è un vero inedito in Europa. Parola al campo; quanto mai minato.


---EUROPA LEAGUE---

EMPOLI - SAN LORENZO
Il titolo del post descrive perfettamente la situazione di Luigi Caporiccio e Marco Arlesi, rispettivamente presidenti dell'Empoli e del San Lorenzo. Entrambi per la prima volta in una fase finale, di fronte per la prima volta, questa sfida è davvero un inedito interessantissimo. Due squadre con tantissima voglia di emergere, due manager dal talento puro che vogliono mettersi in luce in questo covo di fantallenatori assetati di vittorie. L'Empoli è emerso lo scorso anno per sbocciare quest'anno (è primo nel campionato dei misti); il San Lorenzo è una delle squadre storiche del cucinino. Due storie diverse, accomunate però dal non aver finora dimostrato in Europa il loro vero valore. Questa è la prima vera opportunità per entrare nell'élite del fantacalcio europeo. Ma c'è posto solamente per una.

INTERNACIONAL PORTO ALEGRE - LECCE
Ovviamente, c'è un derby anche in Europa League (del resto, non potevamo davvero farci mancare nulla). E come accade in Champion's, il derby è all'interno della lega più rappresentata il Fanta Gruppo Misto. Internacional contro Lecce, ossia Fabrizio Marzolla contro Simone Cosma, non sembra essere una sfida in cui ci sia molto di cui discutere: sulla carta stravince Fabrizio. I campioni della Champions 2013 stanno ancora digerendo l'amara e beffarda eliminazione patita nel girone di Champions, e per consolarsi c'è solamente la prospettiva di vincere l'Europa League, per raggiungere lo straordinario record di essere i primi ad aggiudicarsi tutti i trofei della federazione. In questo grandioso piano, il Lecce in teoria è solamente un ostacolo da superare senza troppe preoccupazioni né patemi. Tutto così semplice? Bè, basta guardare l'ultimo post di dicembre per capire che non sarà così. L'infuocata curva del Lecce rappresenta un intero salento pronto a spingere la squadra; ed uscire indenni da un Via del Mare infuocato, al ritorno, sarà davvero un'impresa ardua. Sfida per duri.

BORUSSIA DORTMUND - FLAMENGO
Due veri pezzi grossi della nostra federazione che non se le manderanno sicuramente a dire. Il Flamengo di Christian Crapa lo conosciamo da una vita; spesso soffocato dal peso del suo storico e quasi leggendario passato, Christian è il primo storico vincitore dell'Europa League 2008-2009 (allora Coppa Uefa) e si presenta all'ennesimo tentativo di battere il taboo della "seconda volta" (mai nessuno, discorso Supercoppa a parte, ha vinto due trofei europei). L'ostacolo del Flamengo, però, non sarà per nulla facile. Il Borussia Dortmund di Paolo Cesarini non è quello dello scorso anno, ossia quello che lo stesso Christian prese a randellate (4 a 0 e 3 a 1) nella fase a gironi dell'Europa League; il Borussia di quest'anno è una squadra solida e potente, che ha dimostrato nei gironi di Champion's il suo valore (domandare al campione in carica Roberto Parrini). Occhio quindi a non sottovalutarlo, perché potrebbe essere letale.

COLO COLO - BOCA JUNIORS
La prima cosa che viene da pensare leggendo questa sfida, oltre a quella di credere di aver letto male, è: "e cosa ci fanno 'ste due squadre in Europa League??". Ecco, appunto. Probabilmente non lo sanno neanche loro. Colo Colo e Boca Juniors, diciamolo francamente, sono squadre abituate a ben altro, costrette oggi ad accontentarsi di giocarsi una Europa League che ci si sforza a farsi piacere. Ad aiutarli, per fortuna, c'è la loro mentalità: se potessero, loro si giocherebbero anche la nonna pur di vincere a rubamazzetto. Ed allora, che sia Champions League, Europa League, Coppa Italia, Trofeo Birra Moretti o Coppa del Nonno, poco importa: conta vincere. E poco male se questo scontro diretto, che sà quasi di finale anticipata, il destino abbia voluto che ci fosse già a questo punto: per chi dovesse perdere, sarà più facile dimenticare (e far dimenticare) di essersi dovuti sporcare le mani nella seconda coppa della federazione. Sta a loro battersi e farsi male; a noi non resta che goderci questo grandissimo classicone della FFE. In bocca al lupo a tutti!