Delirio ABDC. In una delle finali più accese, divertenti, incerte e animate che si ricordi, è la squadra di Francesco Raschetti a conquistare a sorpresa il trofeo dell'Europa League, battendo proprio allo scadere un Palermo che ad un certo punto sembrava avercela fatta. Se la finale di Champions è stata a senso unico, qui in Europa League abbiamo vissuto infatti attimi di pura follia. Ad uscirne vincitori, alla fine sono proprio gli scozzesi della Fantalega romana, che compie così un autentico capolavoro mettendo a segno una storica doppietta. Non si tratta di una novità, visto che c'erano riusciti in passato già la Lega Fantacalcio Ceccanese (2010), Paciano (2014) ed il Fanta Gruppo Misto (2017); tuttavia, è la prima doppietta di una lega della new generation, oltretutto resa ancora piùstraordinaria dal fatto di essere una delle leghe a 10 della nostra federazione. E non finisce qui. La Fantalega ABDC, infatti, riesce a difendere il trofeo, che resta a Roma dopo la vittoria dello scorso anno del Barcellona di Francesco Mattia Lopez: nessuna lega aveva in pasato vinto l'Europa League due volte di seguito (Ceccano vinse con Marco Del Monte nel 2010 ed Alessandro Bovieri nel 2011, è vero, ma quella di Marco resta nell'albo d'oro come Coppa Uefa).GLASGOW RASKERS - PALERMO
3 - 2 (81 - 77.5)
Al triplice fischio, l'urlo di gioia riporta alla luce le imprese di un passato ormai dimenticato, che si trattino di mito (Davide contro Golia) o di storia antica. Come gli sparuti ateniesi di fronte alle tremende e grandiose armate persiane guidate da Dario prima e Serse poi, come gli orgogliosi scozzesi al cospetto delle organizzatissime e numerosissime truppe di sua maestà, l'undici di Francesco Raschetti riesce a far valere il proprio cuore e la propria determinazione dinanzi all'impattibile Palermo di Luca Del Monte. In una finale i pronostici sono impossibili ed gni previsione diventa carta straccia, lo sappiamo. Ma questa volta sembrava davvero averci preso. Conti prima e la doppietta di Farias prima non sembrano lasciare speranze agli scozzesi, che con orgoglio e forza d'animo continuano a provarci. A riaccendere la speranza è la doppietta di Destro, ma è solamente nel posticipo, nell'ultimo match di questa edizione delle coppe europee, che avviene il sorpasso e si decide la finale. Il gol di Nainggolan taglia le gambe al Palermo, che però ha ancora ottime possibilità di arrivare al pareggio e giocarsela ai rigori. Il verdetto, arriva solamente il mattino seguente: vincono i Glasgow. Di mezzo punto. Francesco, il presidente Diego ed una lega intera esplodono dalla gioia; per una volta, dieci rivali ventennali si sono ritrovati uniti come non mai a gioire per uno di loro: è anche questo il bello della FFE. Al Palermo non resta che ingoiare l'amaro boccone che questo crudele destino gli ha riservato e che dura da troppo tempo (per lui, dopo la Champions del 2010, ben cinque finali consecutive perse tra Europa e Mondiale!). Il trofeo si ferma lì, ad appena mezzo punto da una gara, quella ai rigori, da cui sarebbe uscito vincitore. E l'eroe di questa finale, inconsapevolmente, diventa Schick, l'autore di quel rigore sbagliato, mai battuto, che avrebbe cambiati i destini di tutti noi. Complimenti a Francesco: l'Europa è tua!



