venerdì 19 maggio 2017

Europa League - Raskers, la vittoria del cuore impavido

Delirio ABDC. In una delle finali più accese, divertenti, incerte e animate che si ricordi, è la squadra di Francesco Raschetti a conquistare a sorpresa il trofeo dell'Europa League, battendo proprio allo scadere un Palermo che ad un certo punto sembrava avercela fatta. Se la finale di Champions è stata a senso unico, qui in Europa League abbiamo vissuto infatti attimi di pura follia. Ad uscirne vincitori, alla fine sono proprio gli scozzesi della Fantalega romana, che compie così un autentico capolavoro mettendo a segno una storica doppietta. Non si tratta di una novità, visto che c'erano riusciti in passato già la Lega Fantacalcio Ceccanese (2010), Paciano (2014) ed il Fanta Gruppo Misto (2017); tuttavia, è la prima doppietta di una lega della new generation, oltretutto resa ancora piùstraordinaria dal fatto di essere una delle leghe a 10 della nostra federazione. E non finisce qui. La Fantalega ABDC, infatti, riesce a difendere il trofeo, che resta a Roma dopo la vittoria dello scorso anno del Barcellona di Francesco Mattia Lopez: nessuna lega aveva in pasato vinto l'Europa League due volte di seguito (Ceccano vinse con Marco Del Monte nel 2010 ed Alessandro Bovieri nel 2011, è vero, ma quella di Marco resta nell'albo d'oro come Coppa Uefa).

GLASGOW RASKERS - PALERMO
3 - 2 (81 - 77.5)
Al triplice fischio, l'urlo di gioia riporta alla luce le imprese di un passato ormai dimenticato, che si trattino di mito (Davide contro Golia) o di storia antica. Come gli sparuti ateniesi di fronte alle tremende e grandiose armate persiane guidate da Dario prima e Serse poi, come gli orgogliosi scozzesi al cospetto delle organizzatissime e numerosissime truppe di sua maestà, l'undici di Francesco Raschetti riesce a far valere il proprio cuore e la propria determinazione dinanzi all'impattibile Palermo di Luca Del Monte. In una finale i pronostici sono impossibili ed gni previsione diventa carta straccia, lo sappiamo. Ma questa volta sembrava davvero averci preso. Conti prima e la doppietta di Farias prima non sembrano lasciare speranze agli scozzesi, che con orgoglio e forza d'animo continuano a provarci. A riaccendere la speranza è la doppietta di Destro, ma è solamente nel posticipo, nell'ultimo match di questa edizione delle coppe europee, che avviene il sorpasso e si decide la finale. Il gol di Nainggolan taglia le gambe al Palermo, che però ha ancora ottime possibilità di arrivare al pareggio e giocarsela ai rigori. Il verdetto, arriva solamente il mattino seguente: vincono i Glasgow. Di mezzo punto. Francesco, il presidente Diego ed una lega intera esplodono dalla gioia; per una volta, dieci rivali ventennali si sono ritrovati uniti come non mai a gioire per uno di loro: è anche questo il bello della FFE. Al Palermo non resta che ingoiare l'amaro boccone che questo crudele destino gli ha riservato e che dura da troppo tempo (per lui, dopo la Champions del 2010, ben cinque finali consecutive perse tra Europa e Mondiale!). Il trofeo si ferma lì, ad appena mezzo punto da una gara, quella ai rigori, da cui sarebbe uscito vincitore. E l'eroe di questa finale, inconsapevolmente, diventa Schick, l'autore di quel rigore sbagliato, mai battuto, che avrebbe cambiati i destini di tutti noi. Complimenti a Francesco: l'Europa è tua!

martedì 16 maggio 2017

Champion's League - E' tutto Real, Banda Baldini campione!

L'aveva sognata, l'aveva cercata con forza e determinazione, e alla fine l'ha ottenuta. In una serata caldissima, dall'atmosfera surreale e di fronte ad un pubblico delle grandi occasioni, la Banda Baldini di Daniele fa la storia, conquistando la prima Champions di una carriera che a questo punto diventa dorata. E con lui, fa festa anche la Fantalega ABDC, che in appena due stagioni si impadronisce della Federazione partendo da zero e arrivando a conquistare tutto quello che si poteva. E' la vittoria dell'entusiasmo, della costanza e del carattere di uno dei manager più sorprendenti e preparati tra i tantissimi che hanno calcato i campi della FFE. Un trionfo meritatissimo e annunciato dalle vittorie, prima sorprendenti e poi sempre più rivelatrici, contro veri colossi come Oriente Petrolero, Barcellopa, Cosenza, Jiangsu Suning e infine Empoli; veri campioni che uno ad uno si sono dovuti arrendere di fronte alla incontenibile marcia della Banda. E man a mano che trascorrevano le settimane e passavano i vari turni eliminatori, ecco che la Banda Baldini da mera rivelazione si è trasformata via via in una squadra dalla fisionomia e dalle caratteristiche tipiche delle squadre leggendarie, di quelle imbattibili, di quelle destinate a lasciare un'impronta indelebile nell'albo d'oro. All'annuncio del verdetto, ieri sera, a Roma è subito scoppiata la festa, che si è protratta per tutta la notte e che ha colorato la città con caroselli e tanta, tantissima gente. Esultate gente! L'ABDC sale sul tetto d'Europa; la Banda Baldini è campione d'Europa!

BANDA BALDINI - EMPOLI
3 - 1 (79 - 67)
Non c'è stata partita. Ad essere fatale all'Empoli di Luigi Caporiccio è stata la tensione, la pressione per una partita che non si poteva sbagliare e la paura che si è avvertita non appena si è scesi in campo. A giocare contro di lui, domenica, non c'era solamente una squadra fortissima; il suo avversario era una vera e propria maledizione che ha avuto ancora la meglio esattamente dodici mesi fa. Una maledizione iniziata a maggio di due anni fa con la vittoria di Europa League: da allora, Supercoppa Europea compresa, una incredibile serie di finali consecutive perse, Supercoppa Europea compresa. E contro un destino a dir poco crudele c'è veramente poco da fare. La Banda Baldini, al contrario, arriva alla partita della vita con un pieno di carica positiva, di entusiasmo e di voglia di divertirsi. La consapevolezza dei propri mezzi, e di dover semplicemente giocare come si sa fare, ha fatto la differenza. Con un pressing asfissiante che ha soffocato ogni tentativo di attaccare da parte dell'Empoli, ed una manovra avvolgente in grado di trasformare ogni possesso palla in un'occasione da rete, la Banda Baldini ha vinto un match ma in discussione sin dal primo minuto. Da parte mia e di tutti i presidenti di lega, ma anche dai compagni e dai tanti avversari incontrati in questa splendida avventura, complimenti davvero Daniele! E benvenuto nell'élite del fantacalcio!

venerdì 12 maggio 2017

Finali - Davanti a noi, solamente i campi elisi

Il traguardo è lì, davanti a noi. Signore e signori, benvenuti alle none finals della storia della FFE!E' il giorno più importante, il weekend più atteso, quello dove tutti vorrebbero arrivare. Quest'anno ne eravamo addirittura 48 ai nastri di partenza; una cosa incredibile. Ma alla fine, solamente in 4 sono riusciti ad arrivare qui sani e salvi; con ancora quel lumicino di speranza di vincere che è rimasto acceso e che, man a mano che passava il tempo, diventava una fiamma sempre più viva. Ora siamo qui; siamo davvero arrivati. Davanti a noi non ci sono più sentieri pericolosi, astrusi e sconosciuti; no, ora c'è una strada fin troppo conosciuta e gloriosa. E' la strada dei campi elisi, con tutta la sua imponenza e la sua magnificenza. Ma non è riservata a tutti. Manca ancora un ultimo, durissimo, ostacolo alla gloria eterna. C'è ancora un'ultima, straziante, prova da superare.  In bocca al lupo ragazzi. Che la forza sia con voi!


 ---CHAMPION'S LEAGUE---


BANDA BALDINI - EMPOLI
Guardandosi indietro, sembra incredibile. Lo è andando ad analizzare il lunghissimo percorso da queste due squadre, l'apparente facilità con cui hanno superato una serie di circostanze e di avversità durissime, la normalità con cui sono riusciti a fare selezione. Alle loro spalle, una sterminata scia di sangue delle vittime che hanno mietuto. Barcellopa, Boca Juniors, Oriente Petrleto, Qpr, Cosenza, Jiangsu Suning, West Ham.. la lista è davvero lunghissima. E ad avere la meglio, sempre loro. Banda Baldini ed Empoli; Empoli e Banda Baldini. Le loro sono storie completamente opposte, ma tutte riconducibili ad una stella filosofia di gioco. Non ci troviamo di fronte a due diverse scuole di pensiero: sia Daniele che Luigi prediligono lo spettacolo e il bel gioco. Ma non si tratta di pura e sterile fantasia fine a se stessa; no, e forse la chiave del loro successo è proprio questa: utilizzare la qualità tecnica per migliorare la sostanza, per vincere le partite, per segnare un gol più dell'avversario. Quel che differenzia i due finalisti, allora, è la loro storia, la loro diversa esperienza in FFE. La Banda Baldini, ad eccezione della breve e sfortunata esperienza in Europa League dello scorso anno, è una sorta di debuttante; l'Empoli, è alla sua terza finale europea consecutiva, dopo la vittoria in Europa League di due anni fa e la finalissima di Champions persa lo scorso anno. Per entrambi, comunque, è l'occasione di una vita; l'occasione di trasformare radicalmente la loro carriera fantacalcistica. Che vinca il migliore!


---EUROPA LEAGUE---


GLASGOW RASKERS - PALERMO
Se gli occhi di tutta europa sono praticamente tutti puntati sulla finalissima di Champions, è pur vero che in questo memorabile weekend c'è in palio anche l'ambitissima Europa League. Questa competizione, mai snobbata e messa in secondo piano, è una eccezionale occasione, per chi vi partecipa, di entrare nel gotha del nostro fantacalcio, di far parte della ristretta cerchia degli eletti che iscrivono il loro nome nell'albo d'oro. Considerazioni, queste, che valgono ancora di più quest'anno, visto che i due rivali, il Glasgow Raskers ed il Palermo hanno motivi davvero speciali per provare a vincere. Per i Raskers di Francesco Raschetti sarebbe il primo trofeo FFE, ma anche il secondo consecutivo per la Fantalega ABDC che potrebbe essere la prima lega a vincere due Europa League consecutive; per il Palermo di Luca Del Monte, la prospettiva di una vittoria sarebbe ancora più esaltante, visto che con un successo riuscirebbe a scrivere uno dei record più incredibili di sempre: quello di avere in bacheca entrambi i principali trofei FFE. Numeri storici alla mano, questa finale non dovrebbe avere storia, con il Palermo che si presenta come un gigante, per tradizione e carriera, di fronte ai Raskers di Francesco. Ma in una finale di appena novanta minuti, tutto può succedere. I Raskers si sono dimostrati squadra solidissima e concreta, guidati da un manager dal carattere d'acciaio; e il Palermo dovrà mettere in campo tutta la sua qualità e la sua determinazione per raggiungere l'ennesimo traguardo. In bocca al lupo ragazzi!

lunedì 8 maggio 2017

Europa League - I Raskers lanciano la sfida allo squalo!

Glasgow e Palermo distano ben 3.400 chilometri; e rappresentano come meglio non si potrebbe le estrenità settentrionale e meridionale della nostra cara europa. Due poli diametralmente opposti che sintetizzano perfettamente le due differenti mentalità ed approcci al fantacalcio dei due presidenti che guidano queste due squadre. Diversi per storia, tradizioni e carriera, saranno proprio Glasgow e Palermo a sfidarsi nella finalissima di Europa League; un match che si prevede spettacolare con una squadra, il Palermo, a recitare il ruolo di assoluta favorita, ed il Glasgow Raskers pronto a fare uno sgambetto storico che gli permetta di entrare a pieno merito nell'élite del fantacalcio europeo.

GLASGOW RASKERS - ZENIT S. PIETROBURGO
2 - 1 (77 - 68)
(and. 1 - 1)
Estasi ABDC. Nonostante l'eliminazione del Vengaboys (vedasi sotto), è stato un weekend da sogno per la lega romana. Alla storica prima finale di Champions conquistata, infatti, si aggiunge il bis in Europa League, dove è il Glasgow di Francesco Raschetti a passare il turno in questa tiratissima doppia sfida. Il match, come anticipato, si è rivelato equilibrato e poco spettacolare; al ritorno come all'andata ha vinto la tattica sul gioco, hanno prevalso le componenti caratteriali su quelle tecniche. Ma alla fine, senza ombra di dubbio, a passare il turno è stata la squadra che lo ha meritato di più, fino in fondo. I Raskers di Francesco si confermano una vera e propria macchina da guerra controllando, bloccando gli attacchi nemici e portando a segno le proprie sortite offensive. Addirittura, si è rischiata una inedita goleada con il terzo gol sfiorato, ma forse sarebbe stato troppo eccessivo. Lo Zenit ha giocato come al suo solito con ordine e semplicità, ma gli è mancato quel qualcosa in più, quel pizzico di convinzione; la stessa che, invece, uno stadio stracolmo in ordine di posto è riuscito a conferire all'undici scozzese. Per Francesco il sogno continua: il Glasgow è ad un passo dalla storia.

PALERMO - VENGABOYS
2 - 0 (75 - 65.5)
(and. 2 - 1)
Rosa come il colore di quella maglia che spera di indossare un siciliano, non di Palermo ma di Messina, in questa edizione numero 100 del giro. Il Palermo, come Nibali, sogna una vittoria di prestigio, una vittoria capace di donargli l'eternità nella memoria collettiva. Eh si, perché Luca Del Monte, in particolare, insegue un record che avrebbe dell'incredibile: sarebbe infatti la prima squadra europea ad avere in bacheca tutte e tre le competizioni FFE. Di questa gara di ritorno, allora, non resta molto di cui parlare. Come anticipato, i siciliani non hanno concesso un millimetro alle velleità di rimonta del Vengaboys di Raffaello Salvini che, apparso forse eccessivamente appagato dall'incredibile derby nel quarto di finale contro il Barcellopa, non ha avuto la forza di opporsi all'esperienza ed alla qualità degli avversari. Al Renzo Barbera, quindi, c'è stato un incontro a senso unico, in cui al triplice fischio sono i padroni di casa ad esultare. Poco da eccepire: passano i più forti.

venerdì 5 maggio 2017

Champion's League - La Banda trasmette emozioni, è finale!

Sono tanti, troppi, i pensieri che girano, a caldo, dentro la testa. All'indonani di queste tiratissime gare di ritorno delle semifinali di Champion's League si rincorrono i rimpianti ed i rimorsi di chi non ce l'ha fatta e gli urli di gioia e di godimento per chi, invece, è riuscito nell'impresa di approdare nella partita più importante dell'anno. Una mossa non azzeccata, quel giocatore lasciato per errore in panchina, la rabbia per quell'ammonizione o quell'occasione mancata; sono tantissime le variabili che hanno modellato e inciso l'esito di queste due gare tiratissime. Alla fine, però, arriva il momento di rassegnarsi e di accettare il verdetto del campo; e metabolizzata l'adrenalina del match, a mente fredda viene solamente da fare i complimenti alle due finaliste. Da una parte l'Empoli dei miracoli, di quel fenomeno di Luigi Caporiccio che si prende la terza finale europea in tre anni e non aspetta altro che prendersi la sua personale vendetta contro la sciagurata finale di dodici mesi fa; dall'altra la squadra che non ti aspetti, la rivelazione che poi proprio rivelazione non è se si va a leggere l'albo d'oro della Fantalega ABDC: la Banda Baldini. Daniele Baldini è uno dei senatori della lega romana che sta facendo impazzire la FFE (vittoria in Europa League lo scorso anno, una finalista in ogni competizione quest'anno!!) e non va assolutamente sottovalutato. Lui che è una delle voci più conosciute di Radiosei, la storica radio romana casa della lazialità più vera, quest'anno avrà così l'onore di giocarsi due finali: quella di Coppa Italia della sua amata Lazio, e quella di Champion's League della sua nuova casa fantacalcistica: la FFE. Complimenti ragazzi!

BANDA BALDINI - WEST HAM
2 - 2 (72-74) (5-4 dcr)
(and. 2 - 2)
La maledizione del West Ham, giunto alla sua seconda semifinale europea consecutiva persa, continua. Questa volta, però, fa molto ma molto più male dello scorso anno. Perché quest'anno era la Champions, perché quest'anno la squadra era davvero forte. E alla fine, a tradire, è stato proprio il suo pupillo, il gallo. Lo cantava anche De Gregori, e Simone se lo ripete da giorni: non è da un calcio di rigore che si giudica un giocatore; ma lui, davvero, a saperlo che sarebbe finita così forse non se lo sarebbe nemmeno comprato. E invece è andata proprio così, con la Banda Baldini che segna il secondo gol, quello del pareggio, quello decisivo, proprio allo scadere nei minuti finali grazie al fattore campo. E se fino a lì era stato un doppio confronto in perfetta parità, dal dischetto si vede subito come sarebbe andata a finire. La Banda Baldini non aveva neanche una insufficienza, era già tutto scritto. Daniele è stato infallibile e a quel punto rimaneva che vedere chi avrebbe sbagliato il rigore decisivo. Non è da un calcio di rigore che si giudica un giocatore. Non è da lì.

JIANGSU SUNING - EMPOLI
1 - 1 (69.5 - 67)
(and. 2 - 3)
Forse è vero quando dicono che i prodotti "Made in China", in realtà, li fanno a Napoli. Finisce così l'avventura del dragone rosso, dell'inarrestabile Jiangsu Suning di Marco Popolla e di tutto il suo milionario staff proveniente dall'estremo oriente. Finisce con uno stadio immenso, pazzesco, pieno di gente affascinata da questo strano gioco occidentale che stanno scoprendo solo da qualche anno e che alla fine, magari, domandano: chi ha vinto? Perché in fondo si sà, gli italiani giocano a calcio come dovrebbero fare le guerre, e viceversa. E la Cina, che magari rappresenta il futuro, non è ancora il presente. E basta un Luigi Caporiccio dimezzato ma con lo spirito di un Davide ad avere la meglio su un imponente ma macchinoso Golia in versione occhi a mandorla. Il match è stato equilibratissimo; e del resto come lo è stato nell'arco di tutti i centottanta minuti. Ma questa gara di ritorno doveva essere quella dello Jiangsu, quella in cui avrebbero dovuto imporsi e strapazzare l'Empoli con la propria forza; e invece i toscani controllano, non vanno mai in sofferenza e portano a casa un risultato che storico è dire poco. Marco Popolla è stato a dir poco straordinario; a lui vanno fatti i complimenti per questa magnifica cavalcata europea che forse è finita come non meritava. Ma il fantacalcio è strano ed a volte molto crudele. Sarà per il prossimo anno. Complimenti Luigi!!