martedì 16 aprile 2013

Europa League - La zampata del vecchio leone

La maledizione del bis. Se in Champion's League lo storico double del Palermo di Del Monte Luca fallisce proprio in finale per il secondo anno consecutivo, in Europa League la grande occasione di conquistare per la seconda volta una competizione era nelle mani di Crapa Christian, che potendosi già fregiare di una Supercoppa Europea, aveva l'occasione di diventare il partecipante della federazione più vincente, in solitaria, con ben 3 trofei. Tutti sogni svaniti. Per la quinta volta, infatti, a vincere è una squadra che mai si era imposta in Europa, a ribadire ancora una volta come vincere un titolo europeo sia qualcosa di eccezionalmente difficile. A trionfare è Ceccano, che dopo un'astinenza durata neanche due anni torna a far suo un titolo europeo. Più in particolare, ci rfieriamo al Frosinone di D'Aversa Stefano, in associazione con Fratangeli Daniele, che entrano così nella leggenda europea. Un trionfo che inorgoglisce i due fantamanager che ci tenevano davvero tanto e che rimarcano il ruolo che nell'arco di tutta la stagione hanno dato di sé: quella di ammazzagrandi. A partire dal preliminare contro i campioni del mondo in carica del San Lorenzo, fino ad arrivare alla semifinale di Europa League contro questa volta i campioni d'Europa in carica, il Queen's Park Rangers. Insomma, il piccolo Frosinone ne ha affrontate di sfide colossali e sulla carta improbabili, vincendole tutte. Un cammino, questo, che conferisce ancora più merito a questo trionfo.

FLAMENGO - FROSINONE
Crapa Christian - D'Aversa Stefano
70.5 - 75 (1 - 2)
Il Frosinone si impone sul Flamengo con 2 a 1, vincendo in modo chiaro e netto un match comunque ben giocato da entrambi. Fin da subito, però, era chiaro che i canarini, ossia i frusinati nel nome che li contraddistinguono per il loro giallo vivo, avevano una marcia in più. Pur senza l'esperienza europea del Flamengo, infatti, non è certo il carattere ed il coraggio che manca al Frosinone, il cui simbolo non a casa è un leone. Un leone che magari nel campionato interno stenta un pò e risente gli acciacchi degli infortuni, con una salvezza ancora da conquistare molto difficile, ma che in Europa sputa in campo anche l'anima. E lo sforzo è stato ampiamente ripagato. Si conclude così il racconto di una stagione appassionante nella nostra federazione. Complimenti ancora al Frosinone, i vincitori dell'Europa League 2012-2013!

Champion's League - I dieci eroi di Porto Alegre

Alvaro Pereira, Rodriguez, Castan, Biabiany, Rosina, Candreva, Lamela, Vidal, Amauri e Sansone. Vale davvero la pena citarli tutti, gli eroi che da quest'oggi consentono a Fabrizio Marzolla di essere il fantallenatore più invidiato della nostra europa. A dispetto di ogni previsione, contro tutto e tutti, l'Internacional di Porto Alegre fa sua la coppa dei campioni, edizione 2012-2013, andando a trionfare in una storica finalissima con il Palermo di Del Monte Luca, sicuramente il club più titolato della nostra federazione. Una partita che entrerà nella storia, una favola che ripaga una lega intera di tanti anni senza vittorie. Si, perché se Fabrizio era senza un uomo in campo, attorno a lui si è stretta una intera lega, magari da molti considerata, fino ad oggi, la pecora nera della nostra federazione. Perchè non aveva una casa, non aveva storia, non aveva tradizione, formata com'era da un aggregato di partecipanti provenienti dalle altre leghe ed uniti dalla sola voglia di giocare nella nostra federazione. Una lega che in soli tre anni è diventata unita e seguita come non mai. Ieri sera il gruppo su Facebook seguiva live la partita Juventus - Lazio e si sono scatenati al momento della doppietta di Vidal, che stava consegnando il prestigioso trofeo in casa loro. Una vittoria del gruppo, un successo che è diventato già leggenda e che dimostra che per vincere basta essere in dieci e crederci, fino alla fine.

INTERNACIONAL PORTO ALEGRE - PALERMO
Marzolla Fabrizio - Del Monte Luca
1 - 0 (69 - 65.5)
Tre finali in cinque edizioni sono qualcosa di irripetibile. Se ci aggiungiamo che nelle altre due occasioni il Palermo è comunque arrivato ad un traguardo prestigioso come le semifinali..ecco, allora iniziamo a capire la forza, le capacità, l'esperienza di uno come Luca. Un vero cannibale alla Merckx, uno con cui, per vincere, dovrai sempre fare i conti. Luca si giocava questa giornata la seconda finale consecutiva dopo quella persa lo scorso anno contro i Queen's Park Rangers di Armellini Giuseppe, e cercava ovviamente la vittoria. Essere il primo a vincere la seconda Champion's è un sogno che finora nessuno è riuscito a realizzare, e farlo era anche più importante di vendicare la finale dello scorso, o perlomeno dimenticarla. Ma contro il destino non si può nulla. Era scritto che questo fosse l'anno dell'impresa dell'Internacional, della vittoria anche con un uomo in meno. A sancirla è stata l'ultima partita della giornata, una doppietta di Vidal che cambia proprio quando meno te l'aspetti le sorti della finale. Emozioni, spettacolo, gioie e dolori. Questo è il bello del fantacalcio, delle nostre coppe europee. Chapeaut per Luca ed i suoi irraggiungibili numeri, ma oggi è il giorno del Porto Alegre, del nuovo campione d'europa Fabrizio Marzolla e di una lega, il Fanta Gruppo Misto, che per la prima volta diventa la più bella d'europa.

venerdì 12 aprile 2013

Finali - Il giorno del Super Bowl!

Sembra incredibile, ma sta volgendo al termine il primo lustro della nostra federazione. Sembra nata solamente ieri, ma questa settimana il prestigioso albo d'oro della nostra federazione andà a riempirsi per la quinta volta di gloria. Due finalissime, due incontri attesi un anno, due incontri che portano dritto nella storia. Due squadre già vincitrici in passato a caccia di record contro due ambiziosi e giovani manager che voglio a tutti i costi il primo alloro; due ceccanesi in cerca di un incredibile double contro un pacianese e un misto, che proverà a portare nella propria la prima coppa europea. Questi, in sintesi i numeri di queste due finali, di queste due battaglie fantacalcistiche che sicuramente ci emozioneranno, ci faranno soffrire e gioire. Si parte come sempre dalla Champion's League e la finale inedita tra Palermo e Internacional Porto Alegre. Due squadre che si conoscono bene dal momento che erano nello stesso girone, dominato da entrambe con 15 punti e vinto di un soffio dall'Internacional. Lo vince proprio in virtù degli scontri diretti, il aggiudicato dal Palermo con un emozionante 3 a 2, il secondo dominato proprio dalla squadra del FGM per 3 a 1. Una vittoria a testa dunque; è l'ora della rivincita. E che rivincita. Il Palermo di Del Monte Luca cerca di entrare nella storia dal momento che una Champion's, nel 2010, l'ha già vinta e sarebbe il primo a vincerne due. Ci ha provato già lo scorso anno, ma proprio in finale venne battuto dal Queen's Park Rangers. Ora non intende fallire di nuovo. Di fronte avrà un Marzolla Fabrizio ferito ma non steso. E' costretto a giocare probabilmente senza portiere l'Internacional, un gap non indifferente. Ma la voglia di compiere una vera e propria impresa c'è. "Uno in meno sul campo ma sette in più sugli spalti. Noi ci crediamo!" recita il messaggio che si legge sulla bacheca del Fanta Gruppo Misto. Una lega intera che tiferà con tutta la propria forza il suo rappresentante. Capitolo Europa League. Anche qui troviamo in finale un mago del fantacalcio. Anzi, un maestro. Crapa Christian, con il suo Flamengo ha già vinto in passato un trofeo, precisamente l'ormai abbandonata Coppa Uefa alla prima edizione del 2009. Oggi, a quattro anni di distanza, si ritrova ancora in finale, stavolta in Europa League che altro non è che l'analoga della vecchia Coppa Uefa. Vincendo, sarebbe il primo a raggiungere i tre trofei vinti nella federazione, divenendo il più vincente di sempre. Esperienza, forza e tanta capacità manageriale fanno di Christian un vero e proprio talento del fantacalcio. Ma occhio a non sottovalutare l'avversario. Il Frosinone di D'Aversa Stefano ha dalla sua parte coraggio, entusiasmo e voglia di emergere. In Serie A vacilla e rischia la retrocessione in Serie B, ma in Europa ha davvero fatto vedere grandi cose non avendo né timore revenziale né paura di fronte ai tanti big affrontati. E questa stagione da incorniciare è stata premiata con una finale più unica che rara. Occasione, questa, che non può essere lasciata scappare. Le finali stanno per avere inizio. In bocca al lupo ai quattro protagonisti e naturalmente, buon divertimento a tutti quanti!

martedì 2 aprile 2013

Europa League - Il Maestro passa col Karate Kid!

Tantissimo equilbrio, incertezza ed emozioni anche in queste semifinali di Europa League, che alla fine decretano che non ci sarà la tanto attesa finale monolega. Finisce infatti uno ad uno il doppio confronto tra Paciano e Ceccano, che a questo punto andranno alla bella in occasione della finalissima. Quel che più fa scalpore, però, è che in finale non ci saranno i Queen's Park Rangers di Armellini Giuseppe. I campioni d'europa in carica vengono sconfitti in casa ed eliminati nel peggiore dei modi dall'Europa in una stagione in cui tutto, ma proprio tutto, è andato storto. Raggiunge così la finalissima la matricola terribile Frosinone di D'Aversa Stefano. Ed alla sfacciataggine, alla voglia di emergere e di stupire del Frosinone sarà contrapposta, come spesso accade nelle più classiche delle finali, l'esperienza, la capacità e la professionalità del Flamengo e di uno, come Crapa Christian, che si fa chiamare "Il Maestro".

 MALAGA - FLAMENGO
2 - 2 (72.5 - 75)
(and. 1 - 1)
Ha vinto due volte, Christian. Prima della partita concedendo all'avversario di ripartire dall'1 a 1, rinunciando alla vittoria a tavolino per mancata consegna (sapete benissimo i fatti, raccontati nei post precedenti), e poi sul campo, conquistandosi nonostante tutto l'accesso alla tanto agognata finale. Ha vinto due volte pur non vincendo neanche una delle due semifinali a dir la verità, dal momento che come la gara di andata anche questa termina con un pareggio, stavolta anche molto emozionante. Il Malaga ci ha provato, ha giocato bene e fatto sperare i suoi tanti tifosi, ma il Flamengo ha mostrato in trasferta un gioco migliore degli avversari e, in estrema sintesi, hanno meritato di passare il turno. Complimenti Maestro!

QUEEN'S PARK RANGERS - FROSINONE
0 - 1 (65.5 - 67.5)
(and. 1 - 1)
Doveva essere, allora, una finalissima che a Paciano si sarebbero tutti ricordati. Giuseppe contro Christian, un pò i padri storici della Lega pacianese che si giocano una finale europea in uno scontro diretto indimenticabile. Sarebbe stato fantastico, se non si fosse messo di traverso la squadra del vulcanico duo formato da D'Aversa Stefano e Fratangeli Daniele. Dopo il pareggio casalingo, il Frosinone fa quel tanto che basta di irritante (un semplice gol) per far disperare gli avversari. E' chiaro che non è l'annata di Giuseppe, ultimo in campionato e amaramente fuori anche dall'Europa. Ennesima doccia fredda di questa stagione. Fine di un ciclo. Tifosi che contestano la dirigenza. Il fatto che questa sarebbe anche l'annataccia del Frosinone, a Ceccano vicino alla Serie B, è meglio non andarlo a mettere troppo in risalto, farebbe solamente aumentare la rabbia..

Champion's League - Il Palermo decreta l'estinzione

Incredibile. Le semifinali più equilibrate, combattute e incerte di sempre regalano la finale che non ti aspetti, quella forse meno pronosticata. Inevitabili, scattano un pò di polemiche, tutte rientrate, dettate soprattutto da una certa e comprensibilissima amarezza per esser uscito a questo punto e, soprattutto, in questo modo. Amarezze e crudeltà del fantacalcio; in un gioco spesso influenzato dalla sorte o dal caso accade anche questo. Sta di fatto che tra due giornate la finalissima sarà tra la rivelazione Internacional Porto Alegre di Marzolla Fabrizio e il Palermo dell'esperto Del Monte Luca, che cercherà di vincere per la prima volta nella storia la seconda Champion's Leaue dopo quella conquistata nel 2010. Sarà un match entusiasmante, macchiato però quasi sicuramente dal voto perso già in partenza dell'Internacional, che non ha portieri titolari. Un peccato davvero. Escono così di scena il Colo Colo, che non sfata il taboo della finale neanche al quinto tentativo (e che meriterebbe comunque una Champions ad honorem solo per la carriera) ed il West Ham di Bini Federico, da molti individuato come favorita del torneo, che uscendo di scena decreta anche l'addio definitivo della Beast League dal nostro circuito. Con lui termina infatti l'esperienza della lega di San Gimignano nella nostra Federazione, una decisione presa già da mesi che sicuramente ci dispiace, avendo avuto modo di vedere la serietà e soprattutto la capacità dei suoi componenti. Nel fantacalcio capita anche questo. Ma prima di volgere lo sguardo alla finalissima, ripercorriamo insieme queste due spettacolari semifinali.

COLO COLO - INTERNACIONAL PORTO ALEGRE
1 - 1 (68 - 68.5)
(and. 2 - 2)
Maledizione Colo Colo. La squadra di Armellini Filippo interrompe il suo percorso, per la terza volta in cinque anni, ad un passo dalla tanto voluta finale, che non è mai riuscito a raggiungere. Stavolta sembrava davvero che l'impresa fosse possibile, trovandosi di fronte un agguerrito ma anche inesperto Marzolla Fabrizio, alla sua prima partecipazione alle semfinali. Ma non è bastato, come non è bastato avere un giocatore in più in entrambi i match, avendo il Porto Alegre pareggiato sempre senza portiere, realizzando tra l'altro anche i punti in più necessari per la qualificazione. Doppia beffa per Filippo, che pensava bastasse segnare un gol in più in trasferta. La polemica è subito rientrata, ma il prossimo forse avremo un regolamento diverso. Una vera impresa, una vera favola, comunque, quella di Fabrizio, che ora sà di avere un appuntamento unico con la storia. Contro il destino e contro la sfortuna siamo tutti curiosi di sapere se riuscirà a farcela.

WEST HAM - PALERMO
1 - 2 (71 - 72)
(and. 0 - 0)
Se possibile, ancora più incerta è stata la sfida tra Bini Federico e Del Monte Luca, che prevale alla fine di un solo punto, quel famoso assist di Pasqual nel weekend di Pasqua. Davanti al proprio pubblico, il West Ham aveva preparato tutto per festeggiare, ma il Palermo, come preannunciato, si è presentato senza paura e pronto a giocarsela a testa alta. Il match è stato equilibrato, ma sempre nelle mani del West Ham che sembrava destinato alla finale fino alla rimonta del Palermo, che nei minuti finali tira fuori il Cavani che non ti aspetti. L'equilibrio e l'incertezza finale, come sappiamo è stata sciolta dall'assist di Pasqual. Una vera beffa per Federico, che abbandona la federazione nel peggior modo possibile. Terza finale, un vero record, invece, per Luca, che i 14 aprile giocherà per vendicare la sconfitta nella finale dello scorso anno e per raggiungere il punto che nessuno ha mai raggiunto: vincere due Champion's League.