
BOURNEMOUTH - GENOA
1- 2 (69.5 - 73.5)
Comunque sarebbe andata, a me sarebbe dispiaciuto un casino. Sia Emiliano Rossi, ceccanese come me e ancora alla ricerca del primo titolo in una carriera di altissimo livello quanto sfortunata, sia Riccardo, padre fondatore morale insieme a me e Giuseppe di questa federazione (e il mio primo contatto fantacalcistico che ho avuto grazie alla nascita del blog, ormai nel lontano 2006) avrebbero meritato di vincere questa Champion's League. E la gioia per chi ce l'avesse fatta sarebbe stata "contrappesata" in egual misura dal dispiacere per chi avrebbe perso, sapendo soprattutto quanto entrambi ci tenessero. Purtroppo nel fantacalcio, così come nella vita, non si può sempre ottenere ciò che si desidera. E così, se è vero che c'era solamente un posto nel glorioso albo d'oro...bè, il kharma del fantacalcio ha premiato la squadra che in fondo era la più forte; quella meglio attrezzata; la legittima favorita. E l'ha premiata non solo per la forza dimostrata in questa finale, ma per un percorso partito da lontano di cui questa finale rappresenta solamente l'apice, la punta di un iceberg. Parte dallo scudetto mai più ripetuto, nel 2003-2004, nella sua prima storica lega Datax, passa per gli insuccessi fantacalcistici in C&C Cup (la coppa antenata di questa Fed), per il dispiacere della chiusura della stessa lega cosentina Datax, per la delusione di non poter partecipare a questa Fed non avendo una lega con cui parteciparvi, per le prime scoppole europee dopo la nascita del Fanta Gruppo Misto (che abbiamo fatto nascere sempre io, Giuseppe e Riccardo in una sera di ormai cinque anni fa), per le serate passate a guardare gli altri giocare non essendosi qualificato qualche anno dopo, per il ritorno in Europa rovinato dall'aut aut di dover cambiare nome all'unico e insostituibile "marchio di fabbrica" che è quel "Rossoblù 2003". E dopo tanti bocconi amari digeriti, frustazioni spazzate via e tantissimo impegno apparentemente non ripagato, arrivano le prime soddisfazioni. Ecco che il brutto anattroccolo si trasforma in un cigno; ecco spuntare un fiore dal tanto odiato letame. Arriva la qualificazione in Champion's League, una stagione magnifica con l'accoppiata Scudetto-Golden Cup premiata con un'eccellente semifinale europea. Potrebbe bastare; sembrerebbe una magnifica annata tra le tante anonime come spesso capita anche alle vigne meno pregiate. E invece no; era solamente l'inizio. Quest'anno questo percorso ha continuato a portare Riccardo ancora più in alto, fino a raggiungere questo traguardo impensabile, inatteso, altissimo. Ed allora c'è poco da commentare il match. Potremmo parlare per ore, ad esempio, su quel rigore segnato da Higuain che poteva essere invece calciato da Hamsik, che oltretutto se l'era procurato. Ma nella vita, come nel fantacalcio, niente accade per caso. Oggi ha vinto la squadra che doveva vincere, che doveva completare il suo disegno. Per Emiliano, per il suo Bournemouth, invece, evidentemente non è ancora arrivato il momento. E se c'è da prendere una lezione da questa ennesima batosta, è proprio quella di non mollare; perché quando la vittoria arriverà, sarà ancora più bella. Vero, Riccà?