Champion's League - Vespri siciliani nel regno!

Nel ritorno delle semifinali tutto va come previsto: troppa l'esperienza di Del Monte Luca e Armellini Giuseppe per fargli compiere passi falsi. Nessuna sorpresa insomma, e così i due derbyssimi finiscono con l'uscita delle squadre sudamericane, rispettivamente il Boca Juniors di Malizia Massimiliano e del Colo Colo di Armellini Filippo, in favore delle squadre del vecchio continente, Palermo e Queen's Park Rangers. E, lo ammettiamo, già siamo tutti proiettati in finale. Una finalissima che è già un classico di questa Lega europea, una sfida che già è stata giocata lo scorso anno alle semifinali. Vinse Giuseppe, poi sconfitto in finale. Ma a Palermo già si prepara la vendetta; vendetta che tanto ha il sapore di vespri siciliano contro il regno tanto odiato. Quello delle due Sicilie? No, stavolta addirittura contro quello britannico! Ma prima di archiviare le semifinali, vediamo meglio cosa è accaduto.

 PALERMO - BOCA JUNIORS
1 - 0 (70 - 62.5)
(and. 2 - 0)
 A Ceccano che l'era vincente di Massimiliano, dopo quattro anni, era terminata ce ne eravamo accorti tutti. A sancirla, però, è probabilmente questa semifinale di Champion's League, che simbolicamente lascia lo scettro ai rosanero di Luca, non a caso primi nel nostro campionato. Luca non concede neanche un gol agli avversari, vince di misura la partita di ritorno e arriva così ad un risultato aggregato tondo tondo di 3 a 0. Davvero una bella soddisfazione per Luca, che raggiunge la sua seconda finale in Champion's League e a questo punto tenterà di entrare nella storia diventando l'unico ad avere due Champion's League in bacheca.

COLO COLO - QUEEN'S PARK RANGERS
1 - 1 (67.5 - 66)
(and. 0 - 2)
Un pareggio che salva la faccia del Colo Colo e manda in finale i Queen's Park Rangers di Giuseppe, il fratellone. Un match equilibrato con i Queen's che mostrano poca voglia di infierire davanti al pubblico del Colo Colo, e con Filippo che non sembra avere la forza di rimontare. Finisce quindi con i Queen's Park Rangers che conquistano la loro seconda finale consecutiva, tutto secondo un curioso piano di marcia di Giuseppe che arriva ogni anno sempre più avanti in Europa. Stavolta si dovrebbe vincere; ma più che per il fato, lo si deve fare per concretizzare una carriera già magnifica ma dalla bacheca desolatamente vuota.